Quando si viaggia in camper, la connessione a Internet diventa una compagna di viaggio quasi quanto il frigo pieno o il serbatoio dell’acqua. Che sia per controllare il meteo, postare una foto sul nostro profilo o semplicemente guardare una serie alla sera, ci ritroviamo spesso a cercare una rete Wi-Fi gratuita nei campeggi, nei bar o persino nei parcheggi. E all’estero, la cosa diventa ancora più frequente.
Durante il nostro ultimo viaggio in Romania e Bulgaria, abbiamo trovato Wi-Fi disponibili praticamente ovunque. Alcuni campeggi offrivano una rete condivisa, in altri bastava chiedere la password alla reception, e a volte bastava sedersi su una panchina nei pressi di un supermercato per agganciarsi alla loro rete pubblica. Pratico, certo, ma sicuro?
La verità è che no, non lo è. E infatti, ogni volta che ci connettiamo, la prima cosa che facciamo è attivare una VPN, nel nostro caso NordVPN. Un’altra app che non può mancare ad un camperista del nuovo millennio!
Ma che cos’è esattamente una VPN?
Mettiamola semplice, come se ne parlassimo davanti a una birra. Una VPN è una specie di tunnel sicuro che protegge tutto quello che fai online. Se ti connetti a una rete pubblica senza VPN, è come se parlassi a voce alta in mezzo a una piazza affollata: chiunque può ascoltarti. Con la VPN, invece, entri in una stanza privata, chiudi la porta e parli in tutta tranquillità. Tutti i tuoi dati — password, email, accessi al conto corrente — passano dentro questo tunnel criptato, invisibile agli altri.
Nel nostro caso, avere NordVPN sempre attiva quando viaggiamo significa navigare con la tranquillità che nessuno sta spiando le nostre attività, anche se siamo collegati alla Wi-Fi del bar di un paesino disperso nei Carpazi.
E poi c’è il tema dello streaming
Ti è mai capitato di provare a vedere una serie su RaiPlay, Mediaset Infinity o Netflix mentre sei all’estero e ricevere un messaggio che dice qualcosa tipo “Questo contenuto non è disponibile nel tuo paese”? Fastidioso, vero? Con NordVPN ci colleghiamo a un server italiano e voilà: il sito pensa che siamo in Italia, e tutto funziona normalmente. Guardiamo i programmi come se fossimo a casa, con la lingua e i contenuti che ci piacciono. È come portarsi dietro un pezzo d’Italia, anche quando sei parcheggiato vicino a un monastero ortodosso in Bulgaria.
Non solo Italia: usare la VPN per prenotare come un “locale”
Un altro trucchetto che abbiamo scoperto, e che consigliamo, è usare la VPN per prenotare musei, visite guidate o attività turistiche collegandosi a un server del paese che si sta visitando. Spesso i siti propongono prezzi differenti a seconda della posizione dell’utente. Succede più di quanto si pensi: a volte i turisti che si collegano da IP stranieri vedono prezzi più alti rispetto a quelli praticati ai residenti. In Romania, per esempio, siamo riusciti a prenotare un’escursione online a un prezzo inferiore semplicemente connettendoci a un server locale. Un piccolo trucco, ma che può far risparmiare qualche euro — che in viaggio non fa mai male.
La cosa più bella? È facilissima da usare
Non servono competenze informatiche. Scarichi l’app, accedi, clicchi su “Connetti” e il gioco è fatto. Puoi anche scegliere tu il paese da cui navigare, così da adattarti alle tue esigenze: Italia per lo streaming o per accedere a servizi bancari, paese locale per le prenotazioni o per cercare offerte specifiche.
Noi, per esempio, la teniamo impostata in modo che si attivi automaticamente ogni volta che ci colleghiamo a una nuova rete Wi-Fi. Così non ci dobbiamo neanche ricordare di farlo: è un gesto automatico, come mettere la cintura quando si sale in macchina.
Durante il nostro ultimo viaggio tra Romania e Bulgaria, in cui abbiamo usato l’intelligenza artificiale di ChatGPT come guida turistica (ne parliamo meglio in questo articolo), abbiamo sempre tenuto gli smartphone connessi tramite VPN, sia quando ci agganciavamo alla Wi-Fi di un campeggio che a quella di un ristorante.
Funziona su tutto
La usiamo sia su smartphone che su tablet e laptop. Ma volendo, si può anche configurare direttamente sul router del camper — se si ha una configurazione fissa con antenna e router Wi-Fi a bordo — in modo che tutti i dispositivi connessi siano protetti automaticamente, anche se non ci pensi.
Ma costa tanto?
In realtà no. Anzi, con le promozioni giuste si paga poco più di un euro al mese, e spesso ci sono mesi gratuiti inclusi. Per quello che offre in termini di sicurezza, risparmio e libertà, per noi è diventata una spesa fissa, come quella per il gas del riscaldamento o la ricarica della SIM. Solo che qui non si tratta di comfort, ma di protezione.
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La sicurezza è parte del viaggio
Quando sei in viaggio, impari a proteggerti da tante cose: dal freddo, dalla pioggia, dai sentieri difficili. Ma anche online ci sono pericoli, e vanno affrontati con lo stesso spirito: quello di chi si prepara prima, per godersi poi la strada senza pensieri. Per noi, NordVPN è come una buona assicurazione: speri di non averne bisogno, ma quando ce l’hai, dormi meglio.
E poi, diciamolo, ci permette di portare con noi un po’ della nostra quotidianità, anche quando siamo lontani migliaia di chilometri da casa. Non ci fa sentire isolati digitalmente. E questo, oggi, conta.
Vuoi sapere come la usiamo nel dettaglio?
Se hai domande o curiosità, scrivici pure su Instagram. Come sempre, siamo felici di condividere la nostra esperienza — perché quando viaggiamo in camper, impariamo tutti qualcosa dagli altri.