Sommario
- Prima impressione: quando la Slovenia insegna alla Germania
- Dotazione di serie: quando 138mila euro hanno senso
- Gli interni: spazio sfruttato da professionisti
- Dove Adria ha fatto bene (davvero)
- I difetti (perché non esiste il van perfetto)
- Test pratico: cosa abbiamo toccato con mano
- Per chi è giusto (e per chi no)
- Costi reali di proprietà
- Verdetto finale: promosso con riserva
Adria Supertwin 4×4, tra tutti i 4×4 visti al Salone di Parma, questi due sloveni ci hanno colpito più di altri. Non per il marketing aggressivo o per promesse mirabolanti, ma per una ragione molto più semplice: sembrano fatti da persone che sanno cosa significa vivere in un camper. Adria quest’anno festeggia 60 anni nel turismo itinerante, e quando hai 60 anni di esperienza si vede. E dopo aver toccato con mano decine di modelli affrettati per arrivare in tempo al Salone, trovare qualcosa di ben assemblato non è scontato. Ma andiamo con ordine, perché anche qui non è tutto oro quello che luccica.
Prima impressione: quando la Slovenia insegna alla Germania
Entriamo subito nel vivo: questi Supertwin, come tutti i 4×4 del Salone, non sfuggono alla sindrome “look da expedition”. Ruote tassellate, assetto rialzato, protezioni varie: il mercato richiede questo dress code e Adria si adegua. Dress code che è anche necessario per la destinazione d’uso. La differenza non sta nell’estetica, ma in quello che non si vede: materiali e assemblaggio.
La differenza la noti nei dettagli, quelli che a prima vista sfuggono ai più. Pannelli allineati perfettamente, giunzioni pulite, finiture che non sembrano montate con la fretta. Quando apri i mobili, i cassetti scorrono senza cigolii. Quando chiudi un’anta, il “clac” è quello giusto, non il rumore plasticoso che ti fa pensare “tra sei mesi si rompe”.
Dettagli come la cornice in tessuto con cerniera per zanzariera alle porte posteriori. Un tocco di finezza che altri si dimenticano: invece della solita zanzariera appesa alla buona, qui hai una soluzione integrata e resistente. I mobili reggono il peso quando ti ci appoggi, le ante non si disallineano quando le apri. Sono queste piccole attenzioni che fanno la differenza tra un prodotto pensato e uno assemblato.
Mentre alcuni marchi si sono buttati sui 4×4 perché “bisogna esserci”, qui senti che c’è un progetto dietro. Non è perfetto, intendiamoci. Ma è onesto.
Dotazione di serie: quando 138mila euro hanno senso
Partiamo dai numeri, perché sono importanti. Il Supertwin 600 SPB parte da 138.900 euro. Il 700 SGX da 144.000. Sono cifre monstre in assoluto, inutile girarci intorno. Ma per un veicolo che si prefigge certe promesse, il prezzo è allineato con i più grandi del settore. A maggior ragione se andiamo a guardare l’allestimento e gli accessori che trovi di serie.
Riscaldamento Alde di serie. E qui già capisci che non stiamo parlando di un van assemblato al risparmio. Il sistema Alde Compact 4000 D è quello che trovi sui camper di fascia alta tedesca, spesso come optional costoso. Qui è standard. Significa acqua calda sempre disponibile, riscaldamento silenzioso, distribuzione del calore uniforme. E soprattutto, autonomie superiori senza il pensiero della bombola del gas che finisce.
Batteria al litio da 100Ah inclusa. Non quella al piombo con upgrade a pagamento. Litio vero, quello che dura anni e ti permette autonomie reali. Considerando che una batteria al litio aftermarket costa 1500-2000 euro, è già un bel risparmio.
Mercedes-Benz Sprinter con cambio automatico a 9 marce e trazione integrale permanente. La maggior parte dei costruttori preferisce Mercedes o MAN per i 4×4, mentre nessuno ha pensato all’unico van davvero nato per l’off-road: l’Iveco Daily 4×4. Sarebbe un discorso interessante da approfondire, ma lasciamo da parte questo argomento per ora. Qui la differenza è sostanziale: guidabilità, affidabilità, ricambi disponibili ovunque. Il 4×4 permanente Mercedes non è il giocattolino inseribile quando serve, è trazione integrale seria.
Porta scorrevole elettrica, cerchi da 17″ con pneumatici all-terrain, sistema MBUX, climatizzatore automatico. Tutto di serie, tutto funzionante, tutto quello che altrimenti pagheresti a parte su altri marchi.
Gli interni: spazio sfruttato da professionisti
Il 600 SPB è lungo 5,93 metri, il 700 SGX arriva a 6,97. Ma è come li sfruttano questi metri che fa la differenza.
Nel 600 trovi un letto trasversale pieghevole da 196×140 cm. Non è il matrimoniale king size, ma per due persone normali va benissimo. E soprattutto, quando lo pieghi hai tutto lo spazio del van a disposizione. Il gavone sotto il letto è enorme, ci infili bici, tavoli, sedie, attrezzatura da montagna senza problemi.
La cucina è quella che ti aspetti in uno spazio del genere: piano cottura a due fuochi (o combinazione opzionale con piastra a induzione), lavello decente, frigorifero a compressore da 84 litri (138 litri optional sui modelli 700). Il design monoblocco con piano di lavoro estensibile è intelligente: più spazio quando serve, ingombro minimo quando non serve. I tre cassetti con chiusura soft-close e sistema di bloccaggio elettrico sono un dettaglio che fa piacere. Sembrano sciocchezze, ma quando vivi dentro 6 metri questi dettagli contano.
Il bagno c’è e funziona. WC a cassetta con sciacquone elettrico, lavabo, doccia utilizzabile. Non è il bagno dell’hotel, ma per l’igiene quotidiana va più che bene. E ha una cosa che spesso manca: ventilazione adeguata.
Il tetto panoramico fa la sua parte. Dona aria all’ambiente, fa entrare luce naturale, ti fa dimenticare che sei in una scatola di lamiera. Di notte, se sei in posti bui, ti godi le stelle.
Dove Adria ha fatto bene (davvero)
La qualità costruttiva è il punto di forza cruciale. Mentre su altri stand abbiamo notato finiture affrettate, dettagli che tradiscono la corsa al Salone, qui c’è visibilmente più attenzione. I rivestimenti sono tirati correttamente, non ci sono segni di fretta nell’assemblaggio finale.
Il sistema elettrico è pensato per l’uso reale. La batteria al litio è dimensionata correttamente, il booster di carica funziona, i pannelli solari (opzionali nel Power Pack) si integrano bene nel sistema. Non è il classico “aggiungiamo una batteria e speriamo che vada tutto bene”.
L’isolamento è superiore alla media. Lo senti già dal rumore: chiudi la porta e il silenzio è diverso rispetto a van assemblati alla buona. In inverno fa la differenza, in estate pure. I serbatoi dell’acqua (100 litri) e delle acque grigie (70 litri) sono isolati e riscaldati – dettaglio non scontato per l’uso invernale.
Le pedane elettriche sono standard sulla porta scorrevole. Sembrano un vezzo, ma quando hai le mani piene di spesa o attrezzatura capisci l’utilità. Come optional puoi averle anche sulle porte cabina MB.
C’è poi l’opzione del tetto pop-top. Un letto addizionale da 200×125 cm accessibile con scaletta interna, perfettamente integrato quando chiuso. Non è solo spazio in più: trasforma il van da mezzo per coppia a soluzione per famiglia o gruppo di amici. L’altezza da terra maggiore migliora anche la guidabilità su terreni accidentati.
I difetti (perché non esiste il van perfetto)
Non è un mezzo per giganti. Se sei alto 1.90 o più, ci stai ma non comodamente. L’altezza interna di 1,90 metri è quella che è. Il letto trasversale del 600 SPB diventa stretto se superi i 180 cm di altezza.
Il prezzo finale sale rapidamente. La versione base è già ben equipaggiata, ma aggiungi navigatore, gancio traino, pneumatici BF Goodrich, e arrivi tranquillamente a 170-180mila euro. Non è più territorio van, è territorio semintegrale premium.
L’autonomia idrica è limitata. Serbatoio dell’acqua da 100 litri, acque grigie da 70. Per due persone bastano per 3-4 giorni senza sprechi. Per autonomie più lunghe serve disciplina o rifornimenti frequenti.
Non è un fuoristrada estremo. È un van Mercedes con trazione integrale, non un Iveco Daily o un Unimog. Gli angoli di attacco e uscita sono quelli di uno Sprinter rialzato. Su sterrati impegnativi ci vai, su rocce e guadi estremi potresti avere qualche problema.
Test pratico: cosa abbiamo toccato con mano
Al Salone abbiamo passato tempo su entrambi i modelli e la sensazione è stata chiara: solidità percepibile, meccanismi che funzionano, materiali sopra la media europea. La differenza più evidente rispetto ad altri 4×4 visti a Parma? Questi sembrano pronti per essere venduti, non prototipi affrettati per fare numero al Salone.
Per chi è giusto (e per chi no)
Il Supertwin è giusto se: cerchi un van 4×4 ben fatto con un investimento importante ma giustificato dalla qualità, viaggi molto e hai bisogno di affidabilità, ti serve autonomia vera per soste libere, vuoi dotazioni serie senza personalizzazioni infinite.
Non è giusto se: hai budget sotto i 130mila euro, ti serve un mezzo per weekend occasionali, non viaggi mai fuori dall’Europa occidentale, preferisci personalizzare tutto secondo i tuoi gusti.
È perfetto per coppie mature che hanno già esperienza di camper e sanno cosa vogliono. Non è il primo van per chi deve ancora capire che tipo di viaggiatore è. È il secondo o terzo camper, quello dell’evoluzione.
Viaggiatori tipo? Pensionati attivi che vogliono passare mesi in Scandinavia, coppie giovani con lavoro flessibile che fanno overland soft, appassionati di fotografia naturalistica che devono raggiungere posti remoti ma civilizzati.
Costi reali di proprietà
Oltre al prezzo d’acquisto, cosa aspettarsi? Consumi intorno ai 12-13 litri/100km in uso misto. Assicurazione da 1200-1500 euro annui per un mezzo di questo valore. Manutenzione Mercedes con i costi che conosciamo.
Il tagliando è quello Sprinter più revisione dell’allestimento. Budget circa 800-1000 euro all’anno di manutenzione ordinaria. Niente di drammatico, ma niente di economico.
Il valore di rivendita dovrebbe tenere bene. Adria ha buona reputazione nel mercato dell’usato, Mercedes pure. Dopo tre anni, aspettati di recuperare il 60-65% del prezzo d’acquisto, se lo tieni in buone condizioni.
Verdetto finale: promosso con riserva
Dopo aver visto decine di 4×4 al Salone, ma avendo molta esperienza con mezzi overlander veri – quelli che si vedono ad Abenteuer & Allrad di Bad Kissingen – questi Supertwin ci hanno convinto più di altri. Non sono expedition truck, intendiamoci. I veri overlander sono un’altra categoria. Ma per approccio concreto e qualità percepibile nel mondo dei camper, sono tra i più convincenti.
Sono van seri per viaggiatori seri. Non ti portano sulla Luna, ma ti portano dove serve con affidabilità e comfort. L’investimento è importante, ma è giustificato dalla dotazione e dalla qualità.
Il difetto principale? Forse sono troppo razionali. Chi compra un camper spesso cerca anche un po’ di sogno, di emozione. Questi Adria sono molto “tedeschi” nell’approccio: tutto funziona, tutto è logico, tutto è efficiente. Ma il cuore dove sta?
Il cuore, per chi ha già alle spalle esperienze meno fortunate, si trova proprio qui: nella tranquillità di un mezzo che non ti lascia a piedi, nella certezza di un comfort costante, nella libertà che solo l’affidabilità può dare. È un’emozione diversa, più matura.
La verità è che sono camper per chi ha già fatto il viaggio dell’emozione e ora cerca la sostanza. Per chi sa che il vero lusso non sono i fronzoli, ma avere acqua calda sempre, riscaldamento silenzioso, e la certezza che tutto funzioni anche dopo 50mila chilometri.
Se questo è il vostro caso, i Supertwin meritano un test drive serio. Se invece cercate il colpo di fulmine romantico, forse dovete guardare altrove.
Voto finale: 8,5/10. Bravi Adria, avete fatto i compiti. Ora bisogna vedere se il mercato apprezza chi studia invece di copiare. Sarà sufficiente anche a districarsi tra gli off-road più impegnativi?
Scheda tecnica essenziale:
Supertwin 600 SPB
- Lunghezza: 5,93 m
- Prezzo base: €138.900
- Posti letto: 2 (+ tetto a scomparsa opzionale)
- Letto: 196×140 cm trasversale pieghevole
Supertwin 700 SGX
- Lunghezza: 6,97 m
- Prezzo base: €144.000
- Posti letto: 2 (+ tetto a scomparsa opzionale)
- Letto: elettrico basculante
Dotazioni serie comuni:
- Mercedes Sprinter 4×4 190CV cambio automatico
- Riscaldamento Alde Compact 4000 D
- Batteria LiFePO4 100Ah
- Porta scorrevole elettrica con pedane
- Pneumatici all-terrain su cerchi 17″
- Sistema MBUX
- Serbatoi isolati e riscaldati (100L acqua, 70L grigie)